In un mondo sempre più social, chi non ha mai utilizzato un hashtag?
Usare gli hashtag è diventato un modo nuovo di comunicare, di racchiudere in una sola parola interi concetti e partecipare o dare avvio a nuove conversazioni. Ma sono pochi a sapere cos’è davvero un hashtag e qual è la sua vera funzione.
Cosa significa la parola “Hashtag”?
Partiamo dalle basi: “hashtag” è un termine che nasce dall’unione 2 parole, “hash” e “tag”. La prima indica il simbolo del cancelletto (#) che accompagna la parola chiave o “etichetta”, ovvero il “tag”.
Gli hashtag hanno iniziato a comparire nel mondo dei social network nel 2007, quando gli utenti Twitter hanno cominciato a postare parole accompagnate dal simbolo del cancelletto per raggruppare insieme tutti i tweet riguardanti uno specifico argomento.
Il vero boom di questo simbolo nel mondo digitale è poi arrivato con Facebook e Instagram e nel 2014 il termine Hashtag è ufficialmente entrato a far parte dell’Oxford English Dictionary.
Qual è quindi la funzione degli hashtag?
Come anticipato, la funzione primaria degli hashtag è quella permettere agli utenti di raggruppare i contenuti riguardanti uno stesso argomento e partecipare quindi a una grande discussione.
Ma per le aziende e i professionisti l’hashtag è soprattutto un importante strumento di comunicazione, utile a coinvolgere gli utenti e far circolare i propri contenuti in modo più semplice, arrivando a una platea più ampia e interessata al tema trattato. Questo perché gli hashtag aiutano anche a creare tendenze e a segnalare i temi più popolari affrontati in un determinato periodo di tempo.
L’immediatezza è il vero valore aggiunto degli hashtag
Essi consentono agli utenti di effettuare ricerche mirate e veloci, senza dover perdere tempo nell’analizzare l’infinita mole dei contenuti web alla ricerca di quelli di loro interesse. Consentono quindi alle aziende e ai professionisti di far circolare i propri contenuti in modo più veloce e capillare, ma anche di comprendere in dove si sta spostando l’attenzione del proprio pubblico, in ogni momento.
In base al loro utilizzo, gli hashtag sono classificabili in:
- Community Hashtag – collegano utenti che hanno interessi comuni o che la pensano allo stesso modo su un argomento specifico. Sono un ottimo mezzo per entrare in contatto con gli altri utenti, migliorare la visibilità dei post, ottenere follower e far crescere la propria community.
- Branded Hashtag – progettati per creare un collegamento tra l’azienda e un tema specifico in modo unico. Possono essere utilizzati per promuovere una campagna o raccogliere contenuti generati dagli utenti (UGC). Può consistere nel nome dell’azienda, lo slogan o il nome di uno dei suoi prodotti o campagne.
- Campaign Hashtag – a differenza delle due tipologie precedenti, i Campaign hashtag durano solo pochi giorni o alcuni mesi, con l’obiettivo di creare coinvolgimento verso campagne specifiche (il lancio di un nuovo prodotto, eventi speciali o partnership).
È proprio per l’importanza crescente che questo strumento sta raggiungendo che nel mondo del marketing è nata una vera e propria strategia, che prende il nome di Hashtag marketing e che si pone l’obiettivo di fare in modo che un contenuto possa raggiungere più persone possibili interessate a un determinato argomento.
Anche se a primo impatto può sembrare semplice, questa strategia è in realtà molto complessa.
L’Hashtag marketing deve infatti partire, per prima cosa, da un’accurata analisi della popolarità della parola interessata, ovvero il suo tasso di concorrenza. Dopodiché è importante capire se lo stesso creatore del contenuto, sia esso un brand o un utente della rete, abbia la popolarità necessaria a rendere il contenuto visibile: se a pubblicare il contenuto è un soggetto con bassa popolarità, infatti, è consigliabile puntare su hashtag meno utilizzati, per migliorare la probabilità che i contenuti vengano visualizzati. Si procede quindi scegliendo accuratamente quali e quanti hashtag utilizzare, in modo tale da migliorare il posizionamento del contenuto e di conseguenza la sua visibilità.
Una volta imparato a utilizzare questo strumento, tutti possono partecipare alla grande conversazione che caratterizza il web e sfruttare al massimo le possibilità che offre.