Nel contesto competitivo nel quale le imprese si trovano attualmente a operare, risulta sempre più difficile catturare l’attenzione dei clienti, spesso distratti e con sempre meno tempo a disposizione.
Anche per le aziende più conosciute e apprezzate non è semplice comunicare con i clienti e attrarne di nuovi, per questo si sono moltiplicate strategie di marketing e comunicazione innovative con l’obiettivo di stupire, creare buzz e alimentare conversazioni sulle aziende, ma soprattutto coinvolgere in prima persona il pubblico.
Tra le strategie di marketing più coinvolgenti c’è quella della gamification, ovvero l’utilizzo di meccanismi tipici del gioco in contesti nuovi e differenti.
Ma cosa rende questa strategia così utile e interessante?
Per prima cosa il successo di questa strategia va ricercato nell’utilizzo di premi o ricompense. Ogni volta che l’utente raggiunge un obiettivo, come ad esempio l’ottenimento di un certo numero di punti sulla tessera fedeltà, egli avrà diritto a un premio, come uno sconto oppure un prodotto omaggio. I clienti sono invogliati a fare acquisti e a recarsi nei negozi (fisici o virtuali) perché sanno che otterranno qualcosa in più dall’azienda, facendo esperienza di un processo di acquisto più coinvolgente.
Un esempio è lo Starbucks Rewards, un programma fedeltà basato su un’applicazione mobile in grado di far guadagnare stelle a seguito degli acquisti effettuati dagli utenti. Dopo aver collezionato punti, i clienti Starbucks possono riscuotere la loro ricompensa e scegliere tra ordinazioni gratuite, merchandising del brand o musica in streaming.
Inoltre, la gamification fa leva sulla competitività degli esseri umani.
Aver raggiunto un obiettivo, aver vinto un premio, ci distinguono da chi ci circonda e ci fanno sentire appagati e migliori. Per questo spesso le aziende realizzano concorsi a premio, stimolando la competitività dei clienti e mettendo in palio sconti, prodotti o esperienze esclusive.
Ma alcune aziende hanno scelto di utilizzare le tecniche di gamification in modo ancora più coinvolgente e immersivo per i clienti, facendo del processo di acquisto, o della scoperta di un prodotto, dei veri e propri momenti di gioco.
Un esempio recente viene dalla Spagna, dove il brand Fanta, durante l’estate 2019, ha lanciato un’iniziativa spiritosa e interessante con lo scopo di pubblicizzare un nuovo prodotto.
Dopo aver messo sul mercato quattro nuovi sapori (fragola e kiwi, frutti di bosco, uva, pesca e albicocca) in edizione limitata, Fanta ha sfidato i cittadini spagnoli a decretare il gusto migliore attraverso la campagna “La battaglia dei sapori”. Il brand ha così stimolato i giovani spagnoli a partecipare a giochi interattivi, ispirati al mondo medievale della nota serie televisiva Game of Thrones. Le sfide, lanciate attraverso i social, hanno visto i consumatori unirsi in squadre per salvare il loro gusto preferito, duellando a suon di creatività, creando un ballo della vittoria e disegnando bestie fantastiche e addirittura uno scudo della squadra. Al termine della sfida, il team vincitore ha decretato il gusto della bevanda da rendere permanentemente disponibile all’acquisto.
Infine, grazie alla gamification le aziende accrescono notevolmente il loro valore percepito. Questo perché gli utenti saranno portati ad associare al brand esperienze positive, aumentando la loro retention e la percezione positiva della marca.