Vi accingete ad eseguire un pagamento elettronico contactless. Avvicinate la carta o lo smartphone al lettore ed ecco, avete utilizzato – forse senza rendervene conto – una tecnologia NFC.
NFC è acronimo di Near Field Communication, un sistema di comunicazione di prossimità in grado di mettere in comunicazione due dispositivi in modalità wireless, senza fili, con relativo scambio di dati. I pagamenti elettronici sono tra gli usi più frequenti, ma non gli unici.
Come funziona NFC? Alcune informazioni base
L’NFC è evoluzione della tecnologia RFID (Radio-Frequency IDentification), che utilizza onde radio come mezzo di trasmissione dati. Avvicinando due dispositivi dotati di questa tecnologia ad una distanza davvero esigua, da 1 a 10 cm – più spesso, e per motivi di scurezza, 4-5 cm – si crea un collegamento sicuro e che non sfrutta il traffico dati, risultando praticamente gratuito. La comunicazione da trasmettere è contenuta in un microchip con un’antenna, il tag NFC, un transponder RFID che non necessita di alimentazione propria e si attiva con il campo magnetico generato del sensore NFC. I dispositivi elettronici compatibili con NFC, come smartphone o tablet, dispongono di un chip integrato. Altri dispositivi sono solo in grado di leggere: in questo caso parliamo di NFC Reader.
La comunicazione NFC
Lo scambio tra due dispositivi NFC avviene secondo tre modalità di lavoro principali:
- Peer to Peer (P2P): il passaggio d’informazioni avviene avvicinando due dispositivi NFC, in totale sicurezza e in modo veloce.
- Read/Write, ossia la lettura e la scrittura di un tag NFC, in grado di immagazzinare informazioni e comunicarle ad un altro dispositivo NFC.
- Card Emulation, cioè la simulazione di una smart card dotata di NFC, come una carta di credito. È questa modalità che consente di effettuare pagamenti rapidi e protetti con il proprio smartphone.
Cosa è un tag NFC
Come abbiamo detto, un tag NFC contenente un chip collegato ad un’antenna, che gli consente di comunicare con il lettore, ad esempio uno smartphone dotato di questa tecnologia. È un dispositivo di dimensioni variabili ma comunque ridotte, tanto da essere utilizzato molto spesso sotto forma di etichetta adesiva, ma che può essere integrato in diversi supporti, come card, tessere, bottoni, portachiavi, bracciali ecc. Le dimensioni in questo caso contano: a parità di chip, l’antenna più lunga possiede un range di lettura maggiore. Stessa cosa per i lettori: i sensori NFC più grandi, come quelli per lettori desktop, hanno maggiori prestazioni rispetto ai sensori di smartphone e tablet.
La memoria disponibile per la programmazione varia in base al tipo di chip a disposizione, anche se in genere è inferiore a 1 kilobyte. Una memoria piuttosto piccola, ma comunque sufficiente per ottenere molti comandi diversi. Un tag NFC inoltre è riscrivibile potenzialmente migliaia di volte.
Infine, tutti i tag NFC sono dotati di un codice univoco che si può associare a un oggetto: un’identificazione a prova di qualunque tentativo di falsificazione!
Cosa possiamo fare con un tag NFC?
La tecnologia NFC si offre a numerosi impieghi. Abbiamo già citato il pagamento contactless e la possibilità di identificare univocamente un oggetto, ma un tag NFC può anche aprire una pagina web, far partire una telefonata, una mail, uno sms, comunicare un testo semplice, avviare o disattivare un’app, il wi-fi, il GPS, il Bluetooth e così via. Può eseguire anche operazioni in sequenza. Un esempio? Posizionato un tag in un portacellulare all’interno di un’automobile, questo può disattivare il wi-fi dello smartphone, attivare il traffico dati e aprire il navigatore, in maniera completamente automatica.
L’uso che non ti aspetti per il marketing
Ciò che può fare un tag NFC diventa più interessante e originale quando è legato al marketing. Questa tecnologia, semplice da programmare e ancora di più da utilizzare, perché funziona senza attivazione, istallazione o uso di specifiche app, ha una caratteristica davvero speciale: grazie a una semplice azione dell’utente, avvicinare il proprio smartphone a un tag, l’ NFC rende digitale e interattivo ciò che per sua natura non lo è, e connette velocemente il mondo reale con internet. Per il consumatore è un’interazione piacevole, che svolgerà senza problemi, consentendo così l’accesso al suo smartphone.
Cosa si può fare con un tag NFC per il marketing? Non c’è limite alla creatività! Giusto per fare qualche esempio:
- Marketing in-store: all’interno dei punti vendita i tag possono essere messi in punti strategici per ampliare l’esperienza del consumatore, con pagine web, file multimediali, testi di approfondimento, informazioni di vario genere. Attraverso i tag NFC si possono spingere i clienti a scaricare l’app del negozio, ottenere buoni sconto, offerte e particolari vantaggi. Sempre più frequente, infine, il ricorso a questa tecnologia per i programmi di fidelizzazione.
- Smart packaging: tag posizionati sul prodotto o sul confezionamento offrono informazioni utili sull’utilizzo, la cura e la conservazione del prodotto stesso, oppure potrebbero attivare spot pubblicitari, tutorial, guide. Grazie a all’ID univoco del tag, viene garantita l’autenticità del prodotto e resa impossibile la contraffazione. Con soluzioni poco più complesse di programmazione si può legare il prodotto al suo proprietario, e rendere l’NFC l’equivalente virtuale una vera etichetta cartacea. Un uso possibile? Su una valigia, o su un oggetto particolarmente pregiato.
- Smart poster: è forse questo il campo di maggiore utilizzo di tag NFC con finalità marketing. Prodotti cartacei, come locandine o manifesti, diventano strumenti interattivi con infinite possibilità di impiego. Qualche esempio: la locandina di un film? Avvicini lo smartphone e puoi vedere il trailer. Un manifesto in strada che pubblicizza un servizio o un prodotto? Puoi acquistare subito o chiamare per fissare un appuntamento. Locandine sulla vetrina di un negozio? Puoi ricevere sconti per l’acquisto in-store, vedere il catalogo dei prodotti, scaricare l’app del punto vendita.
La tecnologia NFC si è rivelata così efficace nelle strategie marketing che molte grandi aziende l’hanno sperimentata con successo in maniera efficace e originale (qualche esempio qui nfcmarketing.it).
Per concludere, i vantaggi della tecnologia NFC
L’NFC non è stata pensata per soppiantare altre tecnologie simili, come il Bluetooth, ma per convivere con esse. Negli usi possibili, la tecnologia NFC si rivela vantaggiosa perché è:
- facile: viviamo con il nostro smartphone sempre vicino, quindi attivare un NFC è quasi un gesto spontaneo: basta accostare il cellulare a un tag per avviare un’attività
- efficace: coinvolgere il consumatore con interazioni semplici rende l’NFC uno strumento valido nelle strategie marketing. Le possibilità di utilizzo lo rendono simili a un QR Code, ma gli NFC possiedono una maggiore capacità di dati, importante in fase di analisi, e una maggiore velocità
- personalizzabile: nella programmazione e nella grafica
- poco costosa: non richiede lettori, strumenti o app particolari, utilizza solo tecnologie native dei dispositivi che già possediamo e non consuma traffico dati. I tag, almeno nella forma di adesivi tondi o rettangolari, hanno un costo contenuto
- semplice: non c’è bisogno di PIN, password o altri metodi di riconoscimento per eseguire un comando o ricevere un’informazione
- sicura: potrebbe non sembrare, ma la distanza molto ridotta, condizione indispensabile per un secondo e importante fattore, ossia l’attivazione contestuale di trasmettitore e ricevitore, garantiscono che le operazioni NFC vengano portate a termine in maniera sicura, esclusivamente da chi e nel momento in cui si intende eseguirle.